Terme di Diocleziano
Mister No, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

L’imperatore Diocleziano tra il 295 e il 306 fece costruire a Roma un complesso termale sul modello delle terme di Traiano e delle terme di Caracalla, ma ancora più sfarzoso.

Furono le più grandi terme mai costruite nel mondo romano, oltre che in assoluto il più vasto edificio della città.

Le terme di Diocleziano occupavano un’area di 380×370 metri, equivalente all’incirca a 12 campi da calcio, e si estendevano in una delle zone più densamente popolate, davanti all’attuale stazione e da esse deriva il nome Termini.

L’edificio delle terme vero e proprio sorgeva al centro di un enorme recinto quadrangolare, con un esedra su uno dei lati lunghi corrispondenti all’attuale colonnato di piazza della Repubblica, e con varie rotonde e altri edifici lungo il perimetro.

Il nucleo centrale era del consueto tipo assiale, con la successione natatio-frigidarium-tepidarium-calidarium.

La grande sala basilicale del frigidarium era affiancata, su un asse perpendicolare al primo, da altri ambienti disposti simmetricamente rispetto all’asse centrale, sino ad arrivare alle due grandi palestre.

Pianta delle Terme di Diocleziano a Roma.
Pianta delle Terme di Diocleziano a Roma.

È possibile ancora oggi cogliere le dimensioni grandiose della parte centrale del complesso osservando i resti delle volte, tuttora esistenti, ma un’idea può venire anche dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a cui Michelangelo Buonarroti lavorò dal 1561 fino alla morte nel 1564 e che ricavò dalla grande basilica originaria.

Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Roma.
Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Roma. NikonZ7II, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons