Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano (1370 circa-1427) si trova presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze. Datazione 1423. Tecnica: tempera su tavola. Misure: 300×282 cm.
Gentile da Fabriano Adorazione dei Magi Il committente
La tavola l’Adorazione dei Magi è commissionata a Gentile da Fabriano da Palla Strozzi, mercante di stoffe, al tempo l’uomo più ricco di Firenze, per la Cappella della famiglia Strozzi nella Chiesa di Santa Trinità, a Firenze. Oggi è collocata nella Galleria degli Uffizi a Firenze, nella sala del Gotico internazionale.
L’opera Adorazione dei Magi cosa rappresenta?
L’opera è il capolavoro assoluto di Gentile da Fabriano e di tutto il Gotico internazionale. L’intento è di promuovere l’immagine pubblica della famiglia sia per la scelta dell’artista, che vanta il più alto prestigio presso le corti italiane ed europee, sia per il tema che associa un atto di devozione alla esibizione della ricchezza.
Adorazione dei Magi Gentile da Fabriano Descrizione
Quale evento viene descritto nell’Adorazione dei Magi?
Lunette
La pala è inserita in una ricca cornice tricuspidata, cioè con tre vertici, in cui sono inserite tre ambientazioni. A partire da sinistra vediamo:
- un notturno, con i tre Magi che avvistano la stella cometa sopra una collina. Si nota un episodio di violenza raffigurato fuori dalle mura urbane: un uomo viene accoltellato. È un’immagine cruenta che simboleggia il caos che dominava il mondo prima della venuta di Cristo;
- un paesaggio aperto, con la cavalcata dei Magi verso Betlemme, accompagnati da un affollato corteo;
- una veduta di città, con l’ingresso dei Magi a Betlemme, preceduti da una stella.
Scena centrale
Nella grande tavola, in primo piano, i Magi adoranti s’inchinano davanti al Bambino, tenuto in braccio dalla Madre, e gli offrono i loro doni. Sono vestiti con abiti in broccato di straordinaria eleganza, sono incoronati e ingioiellati. In segno di rispetto, prima di avvicinarsi a Gesù, si tolgono la corona e gli speroni.
Alle loro spalle un elegante e variopinto corteo di aristocratici, tra cui lo stesso Palla Strozzi, con in mano un falcone, alle spalle del re Mago in piedi, mentre quello accanto a lui, che guarda lo spettatore, è probabilmente il figlio primogenito Lorenzo; e poi paggi e animali: cani, cavalli, falconi, scimmie e leopardi.
Le cuspidi
Nelle cuspidi, che sormontano i tre archi a tutto sesto, vi sono tre tondi sovrastati da un angelo cherubino e fiancheggiati da due profeti.
Nella cuspide di sinistra c’è l’Angelo annunciante, al centro; ai lati, Ezechiele e Michea.
La cuspide al centro presenta il Cristo che benedice, e ai lati Mosé e re Davide.
Nel cuspide di destra c’è la Vergine al centro, e ai lati Baruch e Isaia.
Predella
La predella è divisa in tre scomparti con scene (da sinistra a destra) della Natività, la Fuga in Egitto, la Presentazione di Gesù al Tempio. Quest’ultima è una copia, perché l’originale, trafugato dalle truppe di Napoleone, si trova al Museo del Louvre, a Parigi.