
Baldacchino di San Pietro Bernini, 1623-1624, Basilica di San Pietro, Città del Vaticano.
Il baldacchino di San Pietro Bernini lo realizza ad appena 26 anni. Si erge sopra l’altare maggiore e la tomba di San Pietro, nella basilica vaticana, sotto la Cupola di Michelangelo. Si tratta di uno straordinario esempio del barocco italiano.
Baldacchino di San Pietro analisi
Per realizzare il baldacchino Bernini riprende l’idea del ciborio, cioè del tabernacolo a quattro colonne sovrastante l’altare delle basiliche cristiane.
Il baldacchino sopra l’altare maggiore della basilica vaticana è alto 29 metri ed è sorretto da quattro colonne tortili (cioè a spirale) di bronzo dorato alte 11 metri. Le colonne sostengono la copertura da cui scendono i pendagli di un drappo svolazzante.
Le colonne sono decorate con foglie di alloro (simbolo di vittoria e di vita eterna), api (che campeggiano nello stemma di Urbano VIII) e lucertole (simbolo di fede e resurrezione).
Alla sommità di ogni colonna si trova un angelo alto quasi 4 metri; dietro gli angeli si dipartono le eleganti volute “a dorso di delfino”, ideate da Francesco Borromini e così definite per via del loro andamento flessuoso. Le volute si raccolgono a sorreggere il globo sormontato dalla croce, che rimanda alla signoria di Cristo sul mondo.
Chi è il committente?
Committente del Baldacchino San Pietro è papa Urbano VIII (Maffeo Barberini).
Ciò che non fecero i barbari…
Il papa non badò a spese e per ricavare il metallo, fece perfino staccare e fondere le antiche sculture in bronzo del Pantheon.
Il provvedimento fu molto criticato dai contemporanei che coniarono il noto detto: “ciò che non fecero i barbari, lo hanno fatto i Barberini”, alludendo alla famiglia di Urbano VIII, i Barberini.