circo massimo

Il Circo Massimo fu realizzato per volere dei re Tarquini (Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo) nel VI secolo a.C., nella valle tra Palatino e Aventino (la valle dove, secondo il mito, sarebbe avvenuto l’episodio del Ratto delle Sabine).

L’iniziale struttura in legno fu sostituita da quella in muratura costruita probabilmente da Giulio Cesare.

Ottaviano Augusto la restaurò a seguito di un incendio e vi aggiunse anche un obelisco di Ramses II portato dall’Egitto (si tratta dell’Obelisco Flaminio collocato in Piazza del Popolo dal 1589 per ordine di papa Sisto V).

Gli imperatori Tiberio e Nerone apportarono alla struttura ulteriori restauri.
Sotto Domiziano ci fu un grande incendio; la successiva ristrutturazione in pietra e marmo, probabilmente già iniziata sotto questo imperatore, venne portata a termine da Traiano.

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L’arena era lunga 600 metri e larga più di 100 metri; le gradinate ospitavano fino a 300 000 spettatori.
Nel Circo Massimo i Romani assistevano a feste religiose, combattimenti tra gladiatori, corse dei carri.

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e addirittura a battaglie navali quando l’arena veniva riempita d’acqua.

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Le ultime gare furono quelle organizzate nel 549 d.C. da Totila, il re degli Ostrogoti.