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Crocifisso di Giotto in Santa Maria Novella, Firenze

Giotto, Crocifisso, 1296-1300, tempera e oro su tavola, 578x406 cm, Firenze, Santa Maria Novella

Il crocifisso di Giotto, a metà della navata centrale di Santa Maria Novella, a Firenze, risale al 1296-1300 circa.

Giotto, Crocifisso, 1296-1300 circa, tempera e oro su tavola, 578×406 cm.

Crocifisso di Giotto in Santa Maria Novella, Firenze – descrizione

La figura dipinta da Giotto è ormai ben distante dagli schemi dell’arte bizantina e appare ben proporzionata. Anche i muscoli e i particolari anatomici del corpo – come mani, piedi e ginocchia – sono rappresentati con precisione e realismo.

La posizione è realistica, perché la testa e il corpo danno l’impressione di cadere in avanti, verso il basso: in questo modo Cristo sembra avere non solo un volume ma anche un peso.

Il senso di tridimensionalità della figura è molto intenso, poiché Giotto, utilizzando le sfumature, abolisce le linee di contorno dei muscoli e crea delle zone di luce e delle zone di ombra che appaiono reali.

Il corpo del crocifisso sembra veramente provare dolore. La figura di Cristo appare come quello di un vero uomo sofferente, capace di rendere i fedeli partecipi del suo dramma, suscitando in loro un senso di compassione.

 

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