
Fès (detta anche Fez), situata a nord-est del Marocco, per la sua struttura urbanistica, rappresenta un tipico esempio di città araba dell’Africa settentrionale. Da sempre viene considerata la capitale spirituale e religiosa del Paese.
È composta da tre nuclei: la medina («città» in arabo), il centro storico risalente al IX secolo; il quartiere ebraico; la città nuova, fondata dai francesi nel 1920.
La medina di Fès è una delle più grandi del mondo ed è rimasta sostanzialmente intatta: per questo nel 1981 l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
Le mura racchiudono un reticolo di vicoli tortuosi e stradine con edifici addossati gli uni agli altri. Numerosi sono poi i suk (mercati), dove si trovano botteghe e laboratori ricchi di merci di ogni tipo: spezie, carne, tappeti, pelli.
Le concerie di Fès

Salendo sulle terrazze degli edifici circostanti si possono ammirare dall’alto le concerie a cielo aperto. Si tratta di un susseguirsi di vasche colorate in cui le pelli di mucca, capra e cammello sono immersi e lasciati macerare, mentre i conciatori corrono indaffarati tra le pelli stesi al sole.
La moschea Karaouine

Molti sono i monumenti architettonici, tra i quali spicca la moschea Karaouine, il centro della vita cittadina e sede di una famosa università islamica, la più antica di tutto il mondo arabo.
Annessa alla moschea si trova l’importantissima biblioteca, secondo alcuni, la più antica del mondo. Custodisce circa 30 000 volumi, manoscritti eccezionali, tra cui opere di Averroè.
La città nuova, situata su un altopiano a sud ovest della medina, ha invece un aspetto coloniale, con larghi viali fiancheggiati da alberi, piazze e parchi. Comprende i quartieri residenziali, commerciali e industriali.