La Gerico dell’Antico Testamento è identificata dagli archeologi con Tell es-Sultan, 1,5 km a nord-ovest della città attuale, nella valle del fiume Giordano.

Gerico è oggi una cittadina di poche migliaia di abitanti; in età neolitica (nacque nell’VIII millennio a.C.) si trattava invece di un centro rilevante e molto popoloso. Situato nei pressi di un’oasi ricca di acqua, fungeva infatti da snodo nei commerci fra Mesopotamia e Turchia, soprattutto di ossidiana (una pietra vulcanica usata per produrre lame molto taglienti e sottili).

Gli scavi hanno portato alla luce un sistema di poderose mura, circondate da un fossato largo 8 metri e profondo più di 2, culminanti in una torre alta 10 metri (8 sono tuttora visibili).

Le possenti mura non impedirono tuttavia saccheggi e devastazioni: nel XVI secolo a.C. a opera degli Amorrei e nel XII secolo a.C. a opera degli Ebrei guidati da Giosuè.

Successivamente l’antica Gerico fu parte del Regno d’Israele; caduta nelle mani degli Assiri, fu conquistata dai Persiani, poi dai Macedoni e infine dai Romani.

Gerico è stata a lungo contesa tra lo Stato d’Israele e l’Autorità nazionale palestinese; attualmente è sotto il controllo di quest’ultima.