il nano seneb

Nell’Antico Egitto le persone con difetti fisici evidenti non erano discriminate.
In particolare, coloro che soffrivano di nanismo potevano essere assegnati a incarichi ben precisi.

Il nano Seneb, ad esempio, riprodotto in questo celebre gruppo scultoreo insieme alla famiglia, aveva ricoperto alte cariche alla corte del faraone, compresa quella di sacerdote dedicato al culto funerario dei re Cheope e Djedefra della IV dinastia (2575 – 2465 a. C.). Da altri testi che si riferiscono al nano Seneb, è noto che possedeva molti beni, soprattutto bestiame. Fu seppellito in una tomba magnifica, nella necropoli di Giza e in una piccola cella all’interno della sua tomba è stata ritrovata questa scultura, ora esposta al Museo Egizio.

il nano seneb
Il nano Seneb con la famiglia, Antico Regno, V dinastia (2465-2323 a.C.), calcare dipinto, h. 34 cm. Il Cairo, Museo Egizio.

Analisi dell’opera “Il nano Seneb e la sua famiglia” – Il gruppo scultoreo Il nano Seneb e la sua famiglia mostra Seneb secondo l’iconografia dello scriba, seduto con le gambe incrociate, vestito di un corto gonnellino; il difetto fisico del nano Seneb non viene affatto celato. Accanto a lui siede la moglie Senetites, grande dama di corte e sacerdotessa delle dee Hathor e Neith. Senetites mostra un leggero sorriso soddisfatto e affettuosamente abbraccia il marito con un gesto premuroso.
Ai piedi del nano Seneb si trovano i due figli della coppia, con la mano destra portata alla bocca nel tipico gesto infantile di succhiarsi il dito. Il maschio porta sul lato destro della testa la treccia della fanciullezza, tipica dell’iconografia egizia dei bambini. Le statuette dei figli di Seneb, collocate dove avrebbero dovuto stare le gambe del nano, contribuiscono a conferire senso di simmetria e unità al gruppo scultoreo.

Da notare nel gruppo scultoreo Il nano Seneb e la sua famiglia è la diversa colorazione della pelle dei personaggi: rosso per i maschi e giallo per le femmine. Si tratta di una convenzione che permane fino all’Epoca Tarda (656 – 332 a.C.) e che compare non solo nella scultura, ma anche su bassorilievi e pitture: in tal modo si vuole sottolineare che la pelle femminile è più chiara e delicata di quella maschile, esposta maggiormente al sole.
Sul seggio su cui siedono il nano Seneb e Senetites sono iscritti i nomi e i titoli dei membri della famiglia.