La piazza Sabato del villaggio a Recanati è proprio quella che fa da sfondo ai celebri versi del poeta Giacomo Leopardi:
La donzelletta vien dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole,
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il
crine […]
I fanciulli gridando
sulla piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore […]
(per il testo completo, la parafrasi, l’analisi e il commento clicca qui).
Sulla stessa piazza affacciano:
- Casa Leopardi;
- la Chiesa di Santa Maria di Montemorello dove il piccolo Giacomo Leopardi venne battezzato il 30 giugno 1798;
- la casa di Teresa Fattorini, figlia del cocchiere della famiglia Leopardi, morta giovanissima di tubercolosi il 30 settembre 1818, e celebrata poi dal poeta come Silvia (A Silvia).
Poco lontano dalla piazza del Sabato del villaggio, c’è il famoso colle dell’Infinito, che ispirò al poeta l’omonima poesia.