
Jama Masjid (“Grande Moschea”) di Delhi fu fatta edificare, nella metà del XVII secolo, da Shah Jahan, l’imperatore moghul cui si deve anche la costruzione del Taj Mahal.
Jama Masjid è la moschea più vasta di tutta l’India.
È costruita in arenaria rossa, con decorazioni in marmo bianco. La struttura è stata collocata su un’alta piattaforma in modo che sia visibile da tutte le aree adiacenti.
La sobrietà e la purezza delle sue linee ne fanno uno dei capolavori dell’arte indo-musulmana.
Al suo interno, una corte rettangolare di 400 m², contornata da gallerie, ospita una grande vasca per le abluzioni.
Ha tre porte, quattro torri e due minareti che la fiancheggiano, alti rispettivamente 41 metri.
Vi si accede attraverso un’imponente scalinata dalla quale si domina l’intera città vecchia.
La moschea è molto venerata anche perché contiene alcune reliquie del profeta Maometto.
Situata nel centro del bazar della vecchia Delhi, la moschea non è solo il centro spirituale della fede musulmana, ma anche un luogo d’incontro animato e rumoroso. Nei suoi pressi s’incontrano infatti acrobati e saltimbanchi, dentisti e astrologi, venditori di profumi e pozioni, animali e ogni altro genere di mercanzie.