
Il Lazzaretto Vecchio è un’isola posta nella Laguna centrale di Venezia, di fronte al bacino di San Marco. Nel 1423 l’isola fu scelta dal Senato della Repubblica di Venezia per istituire, per la prima volta al mondo, un luogo di ricovero destinato all’isolamento dei malati di peste.
Perché nacquero i lazzaretti
Verso la fine del Quattrocento le epidemie, soprattutto quelle di peste, non erano più considerate come un “castigo di Dio” da subire con rassegnazione. Si comprese infatti che la diffusione delle malattie dipendeva dal contagio, ma ancora si pensava che questo avvenisse attraverso l’aria infetta. Per questo la misura più importante da adottare era l’isolamento dei malati e dei sospetti in modo da evitare che l’aria “corrotta” dai malati potesse arrivare dove si trovavano le persone sane.
In molte città i signori promossero allora regolamenti severi da seguire in caso di epidemie; fecero inoltre costruire, in zone lontane dalle abitazioni, i lazzaretti dove erano rinchiuse le persone affette da malattie contagiose come la peste o la lebbra.
Il primo lazzaretto della storia
Il primo fu costruito nella laguna di Venezia, sull’isola Lazzaretto Vecchio, intitolata a Santa Maria di Nazareth. Qui erano accolte persone e merci infette. Questo ricovero fu chiamato dal popolo “nazaretum” o “lazaretum”.
Intorno alla metà dell’Ottocento fu destinato a magazzino militare. Dal 1965 fu invece adibito a canile municipale.
Dal 2000 l’isola è indicata come sede del futuro Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia.
Gli scavi archeologici eseguiti sull’isola hanno portato alla luce fosse comuni con migliaia di sepolture, ricollegabili alle pestilenze del XVI-XVII secolo.