Necropoli della Banditaccia di Cerveteri
Necropoli della Banditaccia di Cerveteri. Sailko, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

La Necropoli della Banditaccia è una necropoli etrusca anche conosciuta come Necropoli di Cerveteri (oggi comune in provincia di Roma).

Dal 2004 è riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, assieme alla Necropoli di Tarquinia.

Si tratta di una delle più vaste necropoli etrusche, “città dei morti” (cimiteri), del mondo antico giunta fino a noi.

L’impressione è di trovarsi all’interno di una città reale, divisa in isolati, quartieri e condomini.

La necropoli della Banditaccia di Cerveteri risale al VII secolo a.C. e conta circa 20 000 tombe a camera, introdotte da un corridoio più o meno lungo e stretto e ricavate sotto terra.

La tipologia delle tombe etrusche varia in base al periodo storico e allo status della famiglia cui appartenevano.

Simbolo della necropoli di Cerveteri sono le tombe a tumulo, si tratta di strutture circolari ricavate dal tufo con un accumulo di terra sovrastante, che racchiude una o più tombe pertinenti alla stessa famiglia.

Tra le più significative ci sono:

la Tomba dei vasi greci, accessibile attraverso un corridoio che imita un antico tempio etrusco. Il nome è dovuto alla gran quantità di vasi greci ritrovati al suo interno;

la Tomba dei capitelli, caratterizzata da un tetto piano che riproduce fedelmente quello delle abitazioni degli Etruschi. Il nome è dovuto a una coppia di colonne terminanti in capitelli, che sostengono il soffitto;

la Tomba dei rilievi, con 13 nicchie funerarie matrimoniali; è l’unica tomba etrusca decorata con rilievi in stucco insoliti rispetto ai consueti affreschi.

Visitare la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri vi consentirà di fare un viaggio nel tempo alla scoperta degli Etruschi, il popolo più ricco, colto ed elegante della penisola italica prima di scomparire sotto i Romani.

Per ulteriori informazioni sulla visita alla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri visita il sito ufficiale