Pala di Brera
Piero della Francesca, Pala di Brera, 1472 ca. Tempera e olio su tavola, 248x170 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

Pala di Brera conosciuta anche come Pala Montefeltro o Pala Brera o La Sacra Conversazione di Piero della Francesca.

L’opera risale al 1472 circa ed è conservata nella Pinacoteca di Brera a Milano. Vi è giunta dalla chiesa di San Bernardino di Urbino, edificata da Federico da Montefeltro per ospitare la propria sepoltura.

Chi è il committente dell’opera?

Il committente dell’opera è il duca di Urbino, Federico da Montefeltro, raffigurato inginocchiato sulla destra, in primo piano, e vestito della sua lucente armatura di condottiero.

Come in tutti gli altri dipinti, Federico da Montefeltro è ritratto di profilo e mostra il solo lato sinistro del volto. Per quale motivo? Aveva perso l’occhio destro durante un torneo e perciò il lato destro del volto era deturpato. Anche la particolare forma del naso è una conseguenza di quell’incidente.

Perché Federico da Montefeltro commissionò il dipinto?

Il duca di Montefeltro commissionò il dipinto dopo la nascita del figlio, suo erede, seguita dalla morte della moglie Battista Sforza (1472). Con esso desiderava sottolineare la protezione concessa dalla Vergine al proprio potere dinastico.

Chi sono i personaggi della Pala di Brera?

Oltre al duca, nel dipinto sono presenti altre dodici figure: al centro c’è la Madonna con Gesù Bambino addormentato sulle sue ginocchia; da sinistra, sei santi: san Giovanni Battista, san Bernardino, san Girolamo, che si batte il petto con la pietra, san Francesco, che mostra le stimmate, san Pietro Martire con la ferita sul capo, infine c’è san Giovanni Evangelista; alle spalle si trovano quattro angeli.

Tutti questi personaggi si trovano all’interno di una chiesa, illuminata da una luce che Piero della Francesca immagina arrivare da sinistra.

Quali sono i simboli della Pala di Brera?

Notiamo, sulla sfondo, l’abiside con un elegante ornamento a conchiglia, dal quale pende un uovo di struzzo. La conchiglia indica in Maria la nuova Venere, simbolo della bellezza eterna, mentre l’uovo di struzzo rappresenta la perfezione divina.

La Madonna è seduta su un trono basso, posto su una pedana; dolce e misteriosa, tiene le mani giunte, mentre il Bambino giace addormentato sulle sue ginocchia. Il Bambino addormentato è prefigurazione della morte che lo attende. La collana di corallo rosso che porta la collo rimanda infatti al sangue che verserà sulla croce, ma anche alla salvezza che porterà attraverso quella morte.

I santi e gli angeli che circondano la Madonna sembrano riflettere tristemente sul destino di quel bambino, nato per essere sacrificato.