Ratto delle sabine

Ratto delle Sabine scultura in marmo di Giambologna, nome italianizzato di Jean de Boulogne (1529-1608), uno dei più importanti scultori fiamminghi che lavorò a Firenze nella seconda metà del Cinquecento.

Il Ratto delle Sabine di Giambologna dove si trova?

Il Ratto delle Sabine di Giambologna è collocato sotto la Loggia dei Lanzi (anche detta Loggia della Signoria), a Firenze, in Piazza della Signoria, a destra del Palazzo Vecchio e accanto agli Uffizi.

Ratto delle Sabine leggenda

Il ratto della Sabina del Giambologna si ispira all’antico mito secondo cui, per far fronte alla mancanza di donne presso la popolazione romana, Romolo organizzò una festa, a cui invitò i vicini Sabini. Quindi, con l’aiuto dei suoi compagni, ne rapì le donne, con l’intenzione di costituire nuove famiglie.

Ratto delle Sabine Giambologna descrizione

Il gruppo, ricavato da un solo blocco di marmo, alto 4,10 metri e realizzato nel 1583, esprime un grande dinamismo.

Il gruppo scultoreo è composto da tre corpi avvitati tra loro in una complessa serpentina: un soldato romano che sottrae una giovane donna a un guerriero sabino sconfitto, piegato sotto di lui, e la fanciulla sabina rapita. Questa inarca il corpo e protende le braccia mentre disperatamente cerca di liberarsi dalla presa del vincitore.

Si tratta del primo gruppo in marmo della scultura europea senza una “veduta dominante”. Ogni punto di vista propone cioè uno scorcio diverso e per cogliere la complessità dell’opera siamo “obbligati” a girarci attorno. Osserveremo così come ogni angolazione ponga in risalto i diversi personaggi con le loro espressioni, i loro sentimenti, i loro movimenti.

Il gruppo scultoreo è conosciuto anche con il titolo Le tre età dell’uomo, giustificato proprio dalla fanciullezza della donna, dalla maturità dell’uomo al centro e dall’età più avanzata dell’uomo in basso.

La Galleria dell’Accademia di Firenze ospita il modello a grandezza naturale in gesso, eseguito dallo stesso Giambologna come preparazione per l’esecuzione della statua in marmo

La stauta fu inserita nella Loggia dei Lanzi (o Loggia della Signoria) insieme a numerose altre, tra cui il Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini e, sempre del Giambologna, Ercole e il centauro Nesso.