Riposo durante la fuga in Egitto

Riposo durante la fuga in Egitto, dipinto di Caravaggio realizzato nel 1597 circa. Olio su tela, 130×169 cm. Roma, Galleria Doria Pamphilj.

Dove si trova il dipinto di Caravaggio Riposo durante la fuga in Egitto?

 

Chi commissionò il dipinto?

I committenti del dipinto non sono noti, mentre è certo che il dipinto divenne di proprietà della famiglia Pamphilj dopo la morte del Caravaggio (1610), nella cui Galleria è tuttora esposto.

Caravaggio fuga in Egitto descrizione

È qui rappresentata la sacra famiglia nella sua semplice e umile umanità. San Giuseppe, ritratto frontalmente e realisticamente segnato nel volto dall’età, è seduto su un grande sacco con un fiasco ai piedi. Trepidante, regge lo spartito (probabilmente tratto dal Cantico dei Cantici) al bellissimo angelo con le grandi ali nere.

L’angelo suona il violino, volgendo le spalle allo spettatore. Il violino ha una corda rotta, che pende sullo spartito: simboleggia probabilmente la fragilità delle cose umane.

Maria, sfinita dalla stanchezza, si è assopita abbandonata sul Bimbo, con un braccio scivolato sulle ginocchia. Attorno a loro molti riferimenti allegorici: l’alloro per la Verginità; il cardo e la spina della rosa per la Passione; il tasso barbasso per la Resurrezione.

Dietro al gruppo di Maria col Bambino, confuso tra le foglie, si scorge l’asino, a ricordare l’uguaglianza di tutte le creature di fronte a Dio.

Per la Madonna sembra che il Caravaggio si sia ispirato alla medesima modella che posò per la Maddalena penitente, anche questa collocata nella Galleria Doria Pamphilj di Roma.

Il paesaggio nel quale sono immersi i personaggi è caratterizzato da tonalità di verdi, bruni e gialli. Il centro che diffonde luce all’intero dipinto è l’angelo, splendido nelle sue eleganti linee classiche, figura trascendente eppure perfettamente calata nella quotidianità dell’evento.

Cosa rappresenta il Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio?

Il dipinto, realizzato nel 1597 circa dal pittore italiano Caravaggio, e conservato nella Galleria Doria Pamphilj di Roma, rappresenta, certamente in maniera particolarmente originale, un episodio dell’infanzia di Gesù, riportato dal Vangelo secondo Matteo (2, 13-23).

Giuseppe, assieme a Maria e a Gesù Bambino, fugge in Egitto, dopo la visita dei Magi e dopo aver appreso che re Erode il Grande, re della Giudea, ha ordinato un massacro di bambini (la strage degli innocenti) allo scopo di uccidere Gesù.