Tempietto della Tomba di Dante, Ravenna, via Dante Alighieri 9

La tomba di Dante è situata a Ravenna, in via Dante Alighieri 9, e non nella Basilica di Santa Croce a Firenze, com’è ritenuto da tanti. Qui si trova invece il famoso cenotafio di Dante Alighieri cantato da Ugo Foscolo nel carme Dei Sepolcri.

Le peripezie delle spoglie di Dante

Dante Alighieri morì il 13 settembre 1321; il corpo fu tumulato in un sarcofago di marmo adiacente alla basilica di San Francesco, nel centro di Ravenna, dove furono celebrati i funerali.

I Fiorentini rivendicarono ripetutamente le spoglie del sommo poeta: essi intendevano portarle a Firenze. Solo nel XVI secolo, grazie al papa fiorentino Leone X, Firenze ottenne il consenso alla loro restituzione.

Quando il sepolcro venne aperto, però, fu trovato vuoto. I frati francescani avevano infatti trafugato i resti per proteggerli dai Fiorentini. Dal 1677 al 1685 le ossa di Dante furono racchiuse in una cassetta di legno (oggi conservata nel Museo Dantesco). Dopo varie peripezie, vennero infine deposte nel luogo dell’originaria sepoltura, dove era stato costruito un tempietto in stile neoclassico, progettato nel 1780 dall’architetto ravennate Camillo Morigia.

Durante l’età napoleonica, i frati nascosero nuovamente l’urna per evitare che le truppe napoleoniche se ne impadronissero. Decisero di murarla nell’attiguo oratorio del chiostro di Braccioforte. Successivamente i frati lasciarono la città e della cassetta non se ne seppe più nulla.

Il 27 maggio 1865, durante i lavori di restauro per il sesto centenario della nascita del poeta, un operaio la ritrovò casualmente, mentre il giovane studente Anastasio Matteucci lesse e interpretò la dicitura che essa riportava, che iniziava con le parole: «Ossa Dantis…». La salma fu ricomposta ed esposta al pubblico per qualche mese in un’urna di cristallo; fu quindi ritumulata all’interno del tempietto di Camillo Morigia.

Durante la seconda guerra mondiale, la cassetta venne nuovamente prelevata e sepolta poco distante dal mausoleo sotto un tumulo coperto di vegetazione, oggi contrassegnato da una lapide.

A Firenze, nel 1829, fu eretto, anch’esso in stile neoclassico, un grande cenotafio in Santa Croce. Raffigura il poeta seduto e pensoso, innalzato in gloria dall’Italia, mentre la Poesia piange, china sul sarcofago.

Cenotafio di Dante, in Santa Croce, Firenze
Cenotafio di Dante, in Santa Croce, Firenze