Villa Manzoni a Brusuglio è stata la residenza di campagna di Alessandro Manzoni e della sua numerosa famiglia: la moglie Enrichetta Blondel con i loro figli e la madre di Manzoni, Giulia Beccaria, figlia del celebre Cesare Beccaria, autore del trattato Dei delitti e delle pene.
Fu proprio lei, Giulia Beccaria, a riceverla in dono da Carlo Imbonati, colto e brillante aristocratico milanese, suo compagno dal 1795 alla morte di lui, avvenuta nel 1805.
In questa residenza Alessandro Manzoni trovò la tranquillità adatta al suo lavoro letterario: vi compose, tra l’altro, il Cinque maggio, concluse l’Adelchi e iniziò la stesura dei Promessi Sposi.
Ma amava anche dilettarsi di botanica, sperimentando colture esotiche come il cotone e il caffè.
Solo tre locali sono rimasti esattamente come al tempo di Alessandro: la biblioteca, la sua camera da letto e l’oratorio privato.
Alessandro Manzoni e la sua famiglia alternavano la loro residenza tra il palazzo cittadino a Milano e la villa a Brusuglio.