Triora
Alessandro Vecchi, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Triora è conosciuto come “il paese delle bàgiue”, ovvero delle streghe, per via dei processi di stregoneria compiuti dal 1587 al 1589.
I cattivi raccolti, la carestia, le pestilenze e la morìa di bestiame  scatenarono violenti accuse contro donne del luogo, per lo più le più povere e degradate dalla miseria. Le donne arrestate furono accusate (e poi condannate al rogo) di commercio col diavolo, reati contro Dio, assassini di donne e bambini.
Le torture portarono le imputate a confessare colpe non commesse e a denunciare familiari e amici. Il paese finì nel terrore con accuse a catena, incarcerazioni e torture.
L’angosciante piega presa dal processo portò il Consiglio degli anziani a prenderne le distanze e a sollecitare a più riprese il vescovo: il 23 aprile 1589 l’Inquisizione ordinò di porre fine al processo.

A Triora troverete il Museo etnografico e della stregoneria, dedicato alle bàgiue, ovvero le streghe, e alle tradizioni locali.