Casa Batllo a Barcellona
Casa Batllo ChristianSchd, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Nel 1904 il ricco industriale tessile Josef Batllò incaricò Antoni Gaudì (1852-1926) di sistemare un palazzo ottocentesco in Paseig de Gracia (al numero civico 43), uno dei viali più eleganti di Barcellona. Nacque Casa Batllò, dichiarata nel 2005 Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

L’edificio originario fu completamente modificato da Gaudì. Egli mantenne la disposizione delle finestre ma creò una superficie ondulata e priva di angoli retti.

Al culmine della facciata una piccola torre cilindrica, con una croce a quattro bracci, si incastra nel profilo ondulato del tetto. I riquadri in ceramica, azzurrognoli e lucidi, che rivestono il tetto, sono simili allle squame di un rettile.

Una vivace decorazione di maioliche e vetri colorati, secondo una tecnica che prende il nome di trencadis, crea un effetto di luminescenza, accentuato dall’andamento curvilineo della facciata. Ricorda un fondale marino. I balconi hanno forma a conchiglia; le ringhiere in ferro, dipinte in oro e avorio, assomigliano a maschere veneziane.

Sulla facciata di Casa Batllò natura e architettura si fondono in una struttura fatta di complesse simbologie animali, marine e religiose. I simboli si ispirano anche a elementi della tradizione araba, medievale e barocca della Spagna del passato.