La Gioconda o Monna Lisa è uno dei dipinti più famosi al mondo e il più famoso del Louvre di Parigi: il museo dov’è conservato.
Chi ha dipinto la Gioconda?
La Gioconda è opera del grande genio italiano Leonardo da Vinci. Eseguito a Firenze tra il 1503 e il 1506, è un dipinto a olio di dimensioni ridotte, 77cm x 53 cm.
Considerata assieme all’Ultima Cena il capolavoro di Leonardo, da più di 500 anni la Gioconda monopolizza l’attenzione degli amanti dell’arte di tutto il mondo.
Dove si trova la Gioconda di Leonardo da Vinci?
La Gioconda si trova presso il Museo del Louvre a Parigi.
Chi è la Gioconda di Leonardo da Vinci? Perché la Gioconda si chiama così?
Non è del tutto certa l’identità della donna rappresentata. L’ipotesi più accreditata, confermata da Giorgio Vasari, pittore e biografo del 1500, è che si tratti di Lisa Gherardini (la Monna Lisa, cioè Madonna Lisa) moglie di un ricco commerciante di Firenze, Francesco del Giocondo: da qui il nome del quadro.
Secondo alcuni storici però il vero committente dell’opera è l’amante di Lisa Gherardini: Giuliano de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e mecenate e protettore dell’artista. Giuliano restituì l’opera a Leonardo nel 1515, quando sposò Filiberta di Savoia.
Perché la Gioconda si trova in Francia e non in Italia?
Quando nel 1517 Leonardo si trasferì ad Amboise, in Francia, su invito del re Francesco I, portò il dipinto con sé e lo tenne fino alla sua morte, avvenuta nel 1519.
Morto Leonardo, secondo alcuni, Francesco I acquistò il ritratto; secondo altri, analizzando dei documenti ritrovati di recente, uno dei due allievi di Leonardo, il Salaino o il Melzi, avrebbero riportato la Gioconda in Italia, per poi in un secondo momento essere riportato nuovamente in Francia per essere esposto, a partire dal 1804, nel Museo del Louvre, a Parigi, dove tuttora si trova.
Quale tecnica ha utilizzato Leonardo nel dipinto?
Ne la Gioconda Leonardo da Vinci fa uso della tecnica dello sfumato. Questa tecnica permette di passare da un colore all’altro senza contrasto, rendendo le gradazioni impercettibili.
Leonardo applicava questa tecnica per ammorbidire i lineamenti di un volto e molto spesso per ricreare l’effetto sfocato di un paesaggio lontano così come lo vedono i nostri occhi.
Poi, con la tecnica della prospettiva aerea, basata su un uso particolare della luce, Leonardo dipinse la profondità dello spazio: con l’aumentare della distanza, i colori si fanno sempre più chiari e si attenuano i contrasti fra luce e ombra. Inoltre i contorni delle figure più in lontananza risultano meno definiti.
Il Museo del Louvre è immenso e numerose sono le opere da visitare. Per organizzare al meglio la vostra visita vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del Luseo del Louvre www.louvre.fr