Capo Colonna è un promontorio che chiude il golfo di Taranto; è situato a otto chilometri a sud di Crotone, in Calabria.
Qui sorgeva il grandioso e famoso tempio di Hera Lacinia (VI-V secolo a.C.), che diverrà il più grande e importante santuario di tutta la Magna Grecia.
Del tempio restano solo parte del basamento e una colonna dorica, perché la gran parte delle pietre e dei marmi fu riutilizzata per altre costruzioni.
Secondo la leggenda, a Capo Colonna visse Lacinio, l’eroe che tentò di rubare a Eracle i buoi sottratti al gigante Gerione. Eracle uccise Lacinio e, per errore, anche il suo ospite Crotone. Quindi per rimediare al suo sbaglio, Eracle ordinò di fondare un santuario dedicato a Hera, la dea greca moglie di Zeus, e a Lacinio, oltre che una città in onore dell’eroe Crotone.
Si narra anche che il condottiero cartaginese Annibale si fermò proprio al santuario per lasciare una sua iscrizione prima della famosa battaglia di Crotone (204 a.C.) contro i Romani, che gli inflissero una sonora sconfitta.
In epoca romana, il tempio poi venne ribattezzato come Tempio di Giunone Lacinia, perché la divinità greca Hera corrisponde alla divinità romana Giunone.
Anche dopo la caduta di Roma, il promontoiro di Capo Colonna continuò a rivestire grande importanza soprattutto per la sua posizione strategica. Inoltre, non perse la sua funzione sacra per il mondo cristiano. Infatti, i marmi e le pietre dell’antico santuario vennero utilizzati come materiali da costruzione per edifici religiosi e militari di Crotone e del resto della Calabria.