La Chimera di Arezzo si trova presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
L’opera in bronzo etrusco fu realizzata alla fine del V secolo a.C. È alta 78,5 cm. e lunga 129 cm.
Chimera mitologia
Secondo la mitologia greca, la Chimera è una mostruosa creatura con il corpo e la testa di leone, un serpente al posto della coda e una testa di capra sulla schiena.
Dall’orribile bocca vomitava spaventose fiamme, con le quali bruciava i raccolti e riduceva in cenere quanti l’avvicinavano.
Bellerofonte e la Chimera
L’eroe di Corinto, Bellerofonte, affrontò la Chimera montando il cavallo alato Pegaso.
Bellerofonte, a cavallo di Pegaso, affrontò coraggiosamente il mostro, le ficcò la sua lancia proprio nelle fauci da cui uscivano le fiamme divoratrici e in tal modo la uccise.
La Chimera di Arezzo fu rinvenuta ad Arezzo nel 1553 e venne restaurata nel XVIII secolo, quando fu ricostruita la coda a forma di serpente.
È raffigurata mentre prepara un attacco. Dalla schiena sporge la testa di capra, ferita sul collo e dunque morente.
La Chimera, sulla zampa anteriore destra, ha inciso l’iscrizione tinsvil, dedica votiva alla divinità etrusca Tinia, e ciò fa supporre che fosse collocata in un luogo di culto.