La Palazzina di caccia di Stupinigi era la residenza estiva che ospitava Vittorio Amedeo II di Savoia e la sua famiglia durante le battute di caccia.
Fa parte del circuito delle Residenze sabaude a Torino e dintorni.
Perché si chiama Stupinigi?
La Palazzina di caccia Stupinigi si trova nella località di Stupinigi (frazione di Nichelino), alla periferia sud-occidentale di Torino, dal cui centro storico dista circa 10 chilometri.
Dove si trova Palazzina Stupinigi?
Chi ha costruito la Palazzina di caccia Stupinigi?
La realizzazione, richiesta da Vittorio Amedeo II, inizia nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, uno dei più grandi architetti del Settecento italiano. Continua fino alla fine del XVIII secolo con interventi di ampliamento e completamento di Benedetto Alfieri e altri architetti.
Palazzina di caccia di Stupinigi descrizione
La pianta
La struttura presenta una pianta mossa e articolata, imperniata sul grande volume ellittico del salone centrale. Da qui partono quattro bracci lineari incrociati tra loro, che ospitano gli appartamenti reali.
Due di queste ali si prolungano ulteriormente in una serie di bassi edifici, riservati agli ospiti e ai locali di servizio, che formano al centro il grande cortile d’onore di forma poligonale.
Dal cortile si sviluppa una struttura che forma due grandi braccia poste a semicerchio, dove sono ospitate le scuderie e gli altri servizi della corte.
Interni
Grandi finestre illuminano il grande salone delle feste, le stanze di rappresentanza, i camerini da gioco, gli appartamenti privati.
La luce mette in risalto le sfarzose decorazioni e i preziosi arredi, anch’essi progettati dall’inesauribile fantasia di Filippo Juvarra.
L’edificio rappresenta uno degli esempi più lussuosi e originali della nuovaa tipologia architettonia, tipicamente settecentesca, della villa di piacere.
La sua architettura leggera ed elegante costituisce un adeguato fondale scenografico per gli svaghi e i passatempi della nobiltà dell’epoca.
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