Palazzo ducale di Urbino
Palazzo ducale di Urbino. Fabio Demitri, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il Palazzo ducale di Urbino progettato dall’architetto Luciano Laurana (1420 circa-1479) per il duca Federico da Montefeltro (1422-1482), il potente signore di Urbino, ha le caratteristiche di una cittadella.

Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1998, Urbino diventa, nella seconda metà del Quattrocento, per volere di Federico da Montefeltro, una delle corti più raffinate e intellettualmente attive del Rinascimento, una vera e propria «città ideale».

Federico, amante della cultura umanistica, chiama infatti a corte letterati, matematici, artisti, musicisti. Ad Urbino, ad esempio, giungono Piero della Francesca, Luciano e Francesco Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Leon Battista Alberti e Raffaello Sanzio, che nacque proprio in questo borgo dove ancora oggi si può visitare la sua dimora.

Dal 1912, il Palazzo Ducale è sede della Galleria Nazionale delle Marche e ospita numerosi capolavori della Storia dell’Arte italiana.

Palazzo ducale di Urbino descrizione

Il Palazzo di Urbino privo di mura ma somigliante a una fortezza, si impone sul centro abitato circostante, sul quale troneggia con la facciata fiancheggiata da due eleganti torri slanciate, detti torricini.

Un’altra facciata si apre invece sulla piazza, collocata sul lato opposto che fiancheggia la cattedrale.

Al suo interno, l’edificio comprende, oltre agli appartamenti ducali e ai saloni di rappresentanza, un cortile d’onore, dallo spazio misurato con rigore geometrico, e un giardino pensile.

Luciano Laurana, Palazzo Ducale di Urbino, cortile interno, 1466 circa.

Lo studiolo del Duca di Montefeltro

Uno degli ambienti più celebri del Palazzo ducale di Urbino è lo Studiolo di Federico da Montefeltro.

Lo studiolo del Duca
Lo studiolo del Duca, 1473-1476, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. Fabrizio Garrisi, CC0, via Wikimedia Commons

Lo studiolo era il luogo dove Federico amava immergersi nella lettura e nella riflessione, al ritorno dalle sue lunghe campagne militari.

L’ambiente è interamente coperto di tarsie lignee (decorazione realizzata con minuti pezzi di legno). Queste raffigurano gli interessi del duca: le armi, gli strumenti musicali, il mappamondo, i codici miniati.

Nei disegni, opera dei maggiori artisti fiorentini dell’epoca, sono applicati gli studi prospettici, sviluppati proprio in quegli anni.

La parte superiore della piccola stanza era originariamente decorata con 28 ritratti di uomini illustri, oggi divisi tra la Galleria Nazionale delle Marche e il Museo del Louvre di Parigi. Questi personaggi rappresentano le menti più illustri di tutti i tempi, con le quali idealmente Federico si confrontava.

La Rampa elicoidale

Attiguo al palazzo di Urbino sorge un imponente torrione, progettato dall’architetto Francesco di Giorgio Martini nella seconda metà del XV secolo, su commissione del duca di Urbino.

La grande struttura elicoidale contiene la cosiddetta «scala a lumaca» e permetteva al duca di raggiungere a cavallo il palazzo.

Per anni questa parte dell’edificio venne lasciata all’incuria e riempita di detriti ma, per fortuna, nella seconda metà del Novecento, un accurato restauro ha reso di nuovo agibile il complesso, ora utilizzato come sede di attività culturali.

Info utili

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