Il Teatro Marcello è il solo teatro antico rimasto a Roma. Vi si rappresentavano spettacoli teatrali.
Iniziato da Giulio Cesare, fu portato a termine dall’imperatore Augusto che lo dedicò all’amatissimo nipote Marcello.
Marcello era il figlio di Ottavia, sorella di Augusto, ma anche marito di Giulia, l’unica figlia dell’imperatore. Marcello era destinato alla successione ma morì prematuramente nel 27 a.C.
Il teatro fu inaugurato nell’11 a.C. con splendidi giochi. Più tardi servì come modello alla costruzione del Colosseo.
Teatro Marcello descrizione
Il diametro è di circa 130 metri e la capienza è di oltre 15 000 spettatori.
Di impianto semicircolare, è composto da diversi ordini di galleria a volta.
Esterno
L’esterno, curvilineo, è caratterizzato da arcate inquadrate da semicolonne doriche al primo ordine e ioniche al secondo; il terzo era forse corinzio.
I due ordini di arcate sono tuttora sormontate dalla parte superiore del palazzo cinquecentesco dei Savelli (poi acquistato dagli Orsini) eretto nella cavea da Baldassarre Peruzzi.
Interno
All’interno, riprende alcuni elementi del teatro greco, come l’orchestra e la cavea (gradinate per gli spettatori) di forma semicircolare.
Tuttavia, grazie all’uso dell’arco, la cavea del teatro romano non ha bisogno di sfruttare il declivio di una collina, come nel teatro greco, perché poggia su una struttura muraria. In questo modo la costruzione del teatro diventa più flessibile, meno soggetta alla conformazione del terreno, e può dotarsi di una facciata esterna ornata e monumentale.
Il teatro di Marcello era coperto da un velario mentre l’acustica era facilitata dalla presenza di 36 vasi bronzei.
L’edificio, tra il Medioevo e il Novecento, fu occupato da abitazioni.
Per visitarlo:
Il Teatro Marcello è visitabile solo dall’esterno, quindi con accesso gratuito.
Curiosità
Al fianco destro del Teatro di Marcello si ergono tre colonne dei templi di Apollo Sosiano e di Bellona, che risalgono al IV-V secolo a.C.
Alle loro spalle si trovano i ruderi del Portico di Ottavia, madre di Marcello, fatto erigere dal fratello Augusto. Il propileo del portico fa da atrio alla chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, fondata nell’VIII secolo. Il nome deriva dal mercato del pesce che vi si teneva davanti.