Amor sacro e Amor profano capolavoro di Tiziano Vecellio (1490 circa-1576), realizzato tra il 1514 e il 1515, oggi collocato nella Galleria Borghese, a Roma.
In Amor sacro e Amor profano Tiziano ha rappresentato un’allegoria dell’amore coniugale nella sua duplice natura: passionale e spirituale.
Tiziano Amor sacro e Amor profano, 1514-1515. Olio su tela, 118×279 cm. Roma, Galleria Borghese.
Dove si trova Amor sacro Amor profano di Tiziano?
Amore sacro Amore profano Tiziano analisi
Tiziano realizzò il dipinto in occasione del matrimonio, nel 1514, tra due giovani nobili veneti: Niccolò Aurelio, cancelliere della Repubblica di Venezia, e Laura Bagarotto, appartenente a un’importante famiglia di Padova.
Nell’opera si contrappongono due figure femminili, tra loro complementari: la Venere Terrena e la Venere Celeste.
Esse hanno lo stesso volto: probabilmente per sottolineare che in ciascuno di noi sono presenti sia l’amore terreno (profano), quello passionale, sia l’amore spirituale (sacro), tra loro legati in maniera indissolubile.
La nobildonna a sinistra, in casti abiti cinquecenteschi, è la personificazione dell’Amore coniugale. Essa presenta infatti gli attributi della sposa: la sontuosa veste bianca, il mirto, le rose.
La donna a sinistra, invece, impersona la componente spirituale dell’Amore. Ella, infatti, ha in mano una lampada in cui arde la fiamma dell’amore di Dio e la innalza verso il cielo.
Al centro è posto Cupido, dio dell’amore divino e del desiderio sessuale.
Cupido mescola l’acqua della fontana (simbolo di vita), che si trova all’interno di un sarcofago (simbolo di morte), per unire le due personificazioni dell’amore e trasformare la morte in vita.
Il sarcofago riporta lo stemma di Niccolò Aurelio e rilievi con scene di punizione. Queste scene alludono alle drammatiche vicende intercorse tra le due famiglie: il padre di Laura, infatti, nel 1509 era stato condannato a morte come traditore da una giuria di cui faceva parte lo stesso Aurelio. L’opera dunque è simbolo di riconciliazione.
Sullo sfondo si vedono: a sinistra, una città all’alba; a destra un villaggio al tramonto. Sono poi raffigurati anche cavalieri e pastori. Ci sono dei conigli che rappresentano buon augurio e fertilità.
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