Duomo di Modena
Duomo di Modena. Mongolo1984, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il Duomo di Modena è uno dei più importanti capolavori dell’arte romanica in Italia e in Europa.

Duomo di Modena descrizione

Conosciuto anche come la Cattedrale di Modena o Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Geminiano, fu edificato all’inizio del XII secolo sopra il sepolcro di san Geminiano, patrono della città. In quel sito, a partire dal V secolo, erano state erette già due chiese.

Il Duomo di Modena è un capolavoro dell’architetto lombardo Lanfranco, uno dei pochissimi artisti di epoca medievale di cui ci è giunto il nome.

A quell’epoca, infatti, le maestranze lavoravano nell’anonimato. Lanfranco, tuttavia, seppe compiere una grande impresa: progettare e costruire questa chiesa in soli sette anni, dal 1099 al 1106.

Per questo la città di Modena gli espresse la sua riconoscenza celebrandolo in un famoso documento come mirabile artifex, mirificus aedificator e, in una lapide murata nell’abside, come ingenio clarus, doctus et aptus, ossia celebre per il suo ingegno, dotto e sapiente.

Accanto a Lanfranco lavorò lo scultore Wiligelmo, ricordato da un’altra lapide, che si trova sulla facciata della chiesa.

Duomo di Modena facciata

Lastre della Genesi

A Wiligelmo dobbiamo in particolare la realizzazione delle lastre della Genesi sulla facciata, il Portale principale. In queste sculture a rilievo potrete ammirare la storia dell’uomo: dalla creazione di Adamo ed Eva, con il particolare in cui i progenitori, dopo la cacciata dal Paradiso terrestre, sono puniti e costretti a lavorare la terra, fino alla salvezza dell’uomo dopo il Diluvio Universale.

Due imponenti leoni “fanno la guardia” al Portale principale.

Oltre al Portale principale, passeggiando intorno al Duomo, troverete: la Porta dei Principi, la Porta Regia e la Porta della Pescheria.

La Porta della Pescheria è un libro di racconti, posti uno vicino all’altro, che unisce le Favole di Esopo sull’architrave, con chiaro intento di insegnamento morale, al ciclo di Re Artù sull’archivolto. Inoltre, agli interni degli stipiti, è rappresentato il lento e circolare scorrere del tempo. Qui, infatti, è scolpito un vero e proprio calendario, dal mese di gennaio a quello di dicembre. Ogni mese ha come protagonista un contadino o il suo signore ripresi nelle tipiche attività legate alla terra e alle stagioni.

Nel Duecento i Campionensi aprirono il bel rosone che vediamo sulla facciata e, sul fianco sud, la grande Porta Regia. Il rosone fu arricchito nel Quattrocento da vetrate decorate con la tecnica del mosaico su vetro con grisaglia, che permette alla luce di entrare e di assumere una doppia funzione, pratica e spirituale.

Duomo di Modena interno

Duomo di Modena interno

L’interno del Duomo è realizzato in latterizio e diviso in tre navate che riprendono la tripartizione della facciata. Ogni navata è divisa dall’altra da pilastri alternati a colonne.

Di grande importanza è la cripta, con volte sorrette da capitelli decorati, che ospita la tomba di san Geminiano, vescovo e patrono di Modena.

Sempre nella cripta, nell’abside di destra, è collocato invece un gruppo scultoreo in terracotta, la Madonna della pappa, di Guido Mazzoni, importante artista locale della seconda metà del Quattrocento. L’opera in questione è così chiamata perché ci mostra una domestica che soffia sulla pappa da dare al piccolo Gesù.

All’interno si conservano altre opere importanti: l’Altare delle statuine di Michele da Firenze (1440/41), la Cappella Bellincini (1475 circa), la Pala di San Sebastiano di Dosso Dossi (1518/21) e il Presepio di Antonio Begarelli (1527).

La copertura a volta delle navate fu realizzata nel Quattrocento in sostituzione di quella lignea voluta da Lanfranco, che fu interessata da diversi incendi.

Dove si trova il Duomo di Modena?

La visita vi permetterà di conoscere questo importante monumento Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, dal 1997.