La Madonna Sistina di Raffaello è uno dei capolavori rinascimentale più famosi al mondo, al pari della Gioconda di Leonardo (Museo del Louvre, Parigi) e della Venere di Botticelli (Galleria degli Uffizi, Firenze).
Collocata nel 1514 sull’altare maggiore della chiesa di San Sisto a Piacenza, vi rimase fino al 1754 allorché la Madonna di Raffaello giunse a Dresda, in Germania.
Augusto III principe elettore di Sassonia e re di Polonia desiderava infatti, per la sua pinacoteca a Dresda, un’opera autentica e rappresentativa del grande Raffaello Sanzio e i monaci della chiesa benedettina erano in difficoltà economiche.
Da allora, tranne un breve soggiorno in Russia, si trova nella Gemaldegalerie di Dresda, in Germania.
Chi è il committente dell’opera?
La grande tela è stata probabilmente voluta da papa Giulio II per donarla alla chiesa del monastero benedettino di San Sisto (da cui il nome Madonna Sistina) della città di Piacenza. La città di Piacenza nel 1512 aveva contribuito alla vittoria della Lega Santa sui francesi.
Raffaello, Madonna Sistina, 1512-1513. Olio su tela, 269,5×201 cm. Dresda, Gemaldegalerie Alte Meister.
Dove si trova il quadro della Madonna Sistina di Raffaello?
Raffaello Madonna Sistina analisi
Le tende sembrano essere state aperte da poco, fatte scorrere attraverso anelli su una semplice corda tesa. La Vergine, una donna molto giovane e vestita semplicemente, e il Bambino sembrano così un’apparizione su uno sfondo di luci e cherubini mentre avanzano verso il fedele. Maria e il Bambino hanno volti e atteggiamenti familiari.
A sinistra è raffigurato San Sisto. San Sisto è il papa vissuto tra il I e il II secolo d.C. cui è dedicata la chiesa, dove l’opera è stata conservata per più di due secoli. Egli indica con il braccio destro verso la nostra direzione.
A destra c’è Santa Barbara. Santa Barbara è vissuta nel III secolo d.C. È riconoscibile attraverso il simbolo della torre, qui appena visibile alla sua destra. Secondo la leggenda, infatti, sarebbe stata rinchiusa in una torre dal padre, fedele alla religione pagana. Anche Santa Barbara si rivolge verso lo spettatore, nella tipica posa serpentinata.
Gli angeli della Madonna Sistina
Gli angioletti Raffaello li ha aggiunti in un secondo tempo per ragioni compositive.
Si tratta di due angioletti vispi e paffuti che guardano verso l’alto con aria infantile e spontanea. Sono appoggiati a una balaustra che rappresenta l’ultimo limite tra dimensione celeste e realtà terrena.
I due angeli di Raffaello sono da oltre due secoli copiati come soggetti indipendenti e ancora oggi sono uno dei motivi iconografici più riprodotti al mondo.
Gemaldegalerie Alte Meister di Dresda è uno dei più importanti musei d’Europa. Possiede una collezione di oltre 2000 dipinti e numerosissime incisioni. Per organizzare al meglio la vostra visita vi invitiamo a consulare il sito ufficiale gemaeldegalerie.skd.museum