In viaggio con Manzoni
Pescarenico, sul lago di Como. Foto di Aldo Gallo da Pixabay

Alessandro Manzoni conosceva bene i luoghi in cui ha ambientato il romanzo I Promessi Sposi, le rive del lago di Como sul versante di Lecco e i paesini che vi si susseguono, perché nei pressi aveva trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza, come studente.
Tuttavia, nell’immaginaria geografia de I promessi sposi, Manzoni non ha volutamente fatto riferimenti precisi e dettagliati a quei luoghi ma ne ha colto particolari ora da uno ora da un altro. Così accade anche per il paese di Renzo e Lucia, il cui nome non compare nel romanzo ed è sostituito soltanto da tre asterischi.

in viaggio con Manzoni e i promessi sposi
I luoghi nei dintorni di Lecco che costituiscono lo sfondo di molte vicende narrate nel romanzo di Manzoni

L’unica corrispondenza certa riguarda Pescarenico, frazione di Lecco a pochi chilometri dal capoluogo. Sulla riva del lungolago ci sono ancora oggi le case di pescatori menzionate all’inizio del capitolo IV: «È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell’Adda, o vogliam dire del Lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare…». E in piazza Padre Cristoforo sorge tuttora la parrocchia SS. Lucia e Materno: l’antica chiesa del convento.

Molti centri della provincia di Lecco si contendono l’onore di essere il paese del romanzo, a cominciare da Acquate e Olate. In entrambi, in effetti, sono presenti edifici, strade e angoli suggestivi che corrispondono con una certa approssimazione a quelli descritti da Manzoni. Così a Olate c’è uno dei due edifici che viene indicato come la casa di Lucia (attualmente residenza privata), al numero 19 di via Caldone, con il cortiletto interno «cinto da un muretto» e la scala esterna che conduce al piano superiore; l’altra si trova ad Acquate. Sempre Acquate si fregia della rimodernata chiesa di don Abbondio, con annessa la canonica dove viveva anche Perpetua.

Milano è ricca di riferimenti a Manzoni e al romanzo, a partire dalla casa a lungo abitata dall’autore, dove egli morì all’età di 88 anni, oggi divenuta museo e sede del Centro Nazionale di Studi Manzoniani: è un edificio a tre piani, in cotto rosso, al n.1 della centralissima via Morone.
Vi si visitano: al piano terreno, lo studio dello scrittore, con caminetto e librerie alle pareti; al piano superiore è allestita una esposizionne di cimeli manzoniani proprio nelle stanze dove egli ha a lungo abitato, fino alla morte, il cui ricordo è ancora palpabile nella sua intatta camera da letto, semplicissima nell’essenzialità dell’arredamento.

In viaggio con Manzoni e i Promessi Sposi
La camera da letto nella quale morì Alessandro Manzoni, nella sua casa di Milano

Le tappe dei soggiorni di Renzo a Milano ci portano nel centro storico, dove alcune targhe indicano i riferimenti al romanzo, soprattutto nelle vie adiacenti a piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele e via del Mercanti.