Madonna di Senigallia Piero della Francesca (1415/20 circa-1492) la dipinse durante la sua permanenza a Urbino, su invito del duca Federico da Montefeltro.
Urbino è, all’epoca, uno dei centri più fecondi del Rinascimento italiano.
Le opere fondamentali di questo soggiorno sono, insieme al Dittico dei duchi di Urbino (Firenze, Galleria degli Uffizi) e alla Pala di Brera (Milano, Pinacoteca di Brera), la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia (anche detta Madonna col Bambino benedicente), entrambe collocate presso la Galleria Nazionale delle Marche, a Urbino.
Piero della Francesca Madonna di Senigallia, 1475-1485 circa, olio e tempera su tavola, 61×53 cm. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.
Dove si trova la Madonna di Senigallia o Madonna col Bambino benedicente di Piero della Francesca?
Chi è il committente dell’opera?
Il committente di quest’opera, eseguita su legno di noce al posto del consueto pioppo, con largo impiego di leganti oleosi, secondo una tecnica introdotta in Italia dai pittori fiamminghi, è Federico da Montefeltro, duca di Urbino, per il matrimonio della figlia Giovanna con il signore di Senigallia.
Madonna col Bambino Piero della Francesca Descrizione
La scena si svolge in un semplice ambiente domestico.
Il primo piano è occupato dalle figure massicce della Madonna col Bambino benedicente. Alle loro spalle ci sono due angeli, fedelmente ripresi dalla Pala di Brera.
Si osservino: i tocchi di luce bianca sul ciondolo di corallo rosso che il Bambino porta al collo (allusione alla Passione e morte di Cristo); la rosa bianca nella mano del Bambino, simbolo della purezza della Madre; il velo di seta trasparente della Madonna; i capelli in controluce dell’angelo a sinistra, posto sullo sfondo: qui, da una finestra, il sole giunge dapprima a illuminare il pulviscolo dorato, per poi rischiarare la parete di fondo.
Per organizzare al meglio la vostra visita presso la Galleria Nazionale delle Marche, a Urbino, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale www.gallerianazionalemarche.it